La sindrome di Fioretta - pensati brutta e infelice in Erasmus
Una storia di privilegio e lamentela
AN ITALIAN PRINCESS IN ERASMUS
Durante un Q&A una ragazza mi ha confessato che sta odiando il suo primo mese di Erasmus: le ho risposto che, all’inizio della stessa esperienza, io avrei bevuto la candeggina un giorno sì e l’altro pure.
Nel gennaio 2003, sono partita alla volta di San Sebastián, nei Paesi Baschi, dove avrei passato gli 8 mesi successivi studiando all’Universidad de Deusto (un ateneo privato gesuita molto prestigioso). È una città bella, elegante, austera: è affacciata sul Mar Cantabrico1, conta 3 magnifiche spiagge sabbiose ed è meta di surfers da tutto il mondo. Questa è innanzitutto una storia di privilegio e lamentela, ma non ci faremo mancare qualche twist di pregiudizio e tanta grassofobia.
METEOROPATICA E ANTIPATICA
All’inizio furono aspettative e inconsapevolezza. A mia parziale discolpa, mancava la sovrabbondanza di informazioni e app meteo alla quale siamo abituatə ora: la guida che mi aveva comprato mio padre sulla regione parlava di un generico “clima continentale”. Quando sono arrivata ho trovato l’inverno basco, che è la sintesi di tutto ciò che detesto: temperature non particolarmente rigide, ma combinate con un’umidità del 300% e una costante pioggerella laterale, entrambe esacerbate dal vento dell’Atlantico. Per qualcosa come 6 settimane non ho visto il sole. A febbraio ha piovuto ininterrottamente per 28 giorni.
Dinanzi a quel clima infausto, il mio set di valigie da italian princess -cui tanto avevo lavorato nelle settimane precedenti- si rivelò per quello che era:
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