Newsletter Aprile 2022
SONO SOLO CANZONETTE
una miniplaylist da ascoltare mentre si legge
Sono stata in Sicilia -dopo 15 anni-, sono tornata a Torino e ho ricominciato ad ascoltare Colapesce. In verità nell'estate 2013, mesi nerissimi, ascoltavo spesso "Un meraviglioso declino". Ma ecco, gli album di quel periodo li ho un po' mollati: del resto piangevo 24/7 e scrivevo cose tipo queste, è già un miracolo che non sia andata in un ashram a meditare con l'intenzione di non tornare mai più.
"Totale" è un pezzo inflazionatissimo, ma la domanda retorica Migliore di chi? mi tormenta molto, ultimamente. Torna nei libri che leggo, nelle riflessioni sul privilegio, sulla genitorialità, sul denaro e l'amore. Non voglio più infierire su nessun*, anche su chi se lo meriterebbe.
Ho finito di leggere la graphic novel "Going Nowhere" sulla vita del cantautore Elliott Smith, scritta e illustrata da Holdenaccio per Bao Publishing: ora sto riascoltando tutta la sua discografia. "Somebody that I used to know" è un'ottima canzone per lasciare qualcun* con stile, seppellendol* sotto una palata di umiliante eleganza. Ah, no, cazzo, avevo detto che non volevo più infierire su nessun*.
SENTIRSI PREZIOS*
che è un po' come sentirsi amat*, ma diverso
Qualche giorno fa ho recuperato alcuni vecchi contenuti di Giulia Valentina: un'influencer che -stranamente- mi piace moltissimo ma che l'algoritmo di Instagram mi nasconde. Questa mia preferenza credo dipenda dall'imprinting torinese: GV ha una visione divertita e divertente sulla realtà e, sebbene si occupi di intrattenimento e temi leggeri, questa cifra emerge sempre. C'è un profumo di understatement inconfondibile, nella sua desiderabilissima vita.
Sono rimasta colpita da un reel in cui, tornata dai suoi genitori a Natale, mostrava la decine di sue foto (e persino un busto!) disseminate per casa in posizioni preminenti.
Al netto di questo reel, palesemente ironico, Giulia Valentina porta spesso alla luce ricordi di quando da piccola sciava, si esibiva ai saggi di danza o concludeva l'anno scolastico: fotografie, riprese amatoriali, tutte testimonianze di come la sua famiglia ponesse sul suo sviluppo un occhio attento e motivante.
Quando era uscito "Unposted", una mia amica disse che i soldi e il successo erano ai suoi occhi meno invidiabili del tifo incondizionato che l sorelle Ferragni hanno sempre ricevuto dalla madre Marina di Guardo, una ferma volontà di assecondarne le inclinazioni e mettere a loro disposizione le risorse famigliari. Anche in quel caso, abbondavano reperti iconografici dell'infanzia e adolescenza delle figlie.
Mi sorprende quanto l'esistenza altrui sia stata più immortalata rispetto alla mia: se dovessero mai girare un biopic ispirato alla mia vita (già pronto il titolo: "la ragazza che beveva Estathé") sui miei momenti clou non avrebbero praticamente materiale fotografico. Dovrebbero usare foto di Getty, credo.
Non solo perché mio padre non era un gran regista, ma perché non avevo grandi pietre miliari da celebrare: la mia vita di bambina era ordinaria, probabilmente più ricca di esperienze di quella delle mie coetanee ma comunque l'occhio di bue non era puntato su di me. Ho molte foto di viaggi famigliari, ma pochissimi ritratti.
La mia sensazione, nel contemplare dall'esterno l'infanzia di Chiara Ferragni o di Giulia Valentina, è che fossero e probabilmente si sentissero bambine preziose.
Mi chiedo, senza retrorimpianti o fantanostalgie: che tipo di persona sarei se avessi percepito sulla me bambina quel tipo di sguardo? Avrei tirato fuori risorse e talenti che ormai sono andati, via, perduti, finiti? Se (oltre che una bambina amata, cosa che indubbiamente ero) mi fossi sentita una bambina preziosa, mi sarei comportata da bambina preziosa? E ancora: mio figlio si sente prezioso? Avverte quel rassicurante senso di possibile che io da piccola forse non ho mai percepito?
Siamo tutt* d'accordo che sia assolutamente possibile sentirsi amati anche in condizioni di estrema miseria e difficoltà: ma è possibile sentirsi prezios* solo in condizioni di sostanziale privilegio economico? Mi interessa davvero sentire cosa ne pensate.
CONSULENZE FLASH
ho capito che sono quelle che amo di più
In un mondo che esalta le relazioni commerciali di lungo periodo, sii quella a cui piacciono ancora i cari vecchi one night stand.
Dopo molta pratica, le consulenze da un'ora rimangono le mie preferite: non sono le più profittevoli e si rivelano spesso le più faticose, ma sono quelle che mi danno maggiore soddisfazione e nelle quali penso di fare la differenza. Forse perché sono più velocista che podista?
Sento che a maggio, mese durante il quale sarò parecchio impegnata in un progetto emotivamente molto richiedente (del quale parlerò solo quando mi sarà andato via un certo peso dal cuore), avrò il giusto punto di ansia e pressione neuronale per avere grandi idee. Il discorso di Nietsche, del caos e della stella danzante, avete capito.
Sulla pagina dedicata al servizio ci sono alcune recensioni recenti che potrebbero farvi venire voglia di prenotare un'ora. Quando scrivete per concordare un'orario, ricordatevi di dire che arrivate tramite la newsletter e ci sarà per voi uno sconto del 20%
TENERE LA CASA IN ORDINE
anche quando la tua vita è in disordine
Per molte persone i lavori domestici sono una piaga inaffrontabile, ma tutto ciò non ha niente a che vedere con la pigrizia quanto con altre condizioni: le disfunzioni esecutive, i traumi, la depressione, l’affaticamento, dover curare altre persone piccole o bisognose, l’assenza di aiuto ma anche, semplicemente, una diversa percezione delle priorità. Scritta da KC Davis, questa è una guida (compassionevole, empatica, flessibile e assolutamente non orientata all'instagrammabilità) alla gestione della cura domestica e personale pensata per chi combatte contro malesseri fisico-emotivi.
GREEN BALÔN PRESSO GREENPEA
vintage-lovers torinesi: ci sono anche io!
Il 1 maggio h 10-20 venite alla prima edizione di Green Balôn presso GreenPea? È la prima volta dal 1857 che si sposta da Borgo Dora,
Troverete banchi di abbigliamento, accessori, complementi d'arredo, mobili, articoli da collezione vintage e second-hand.
Alle 17:30 insieme a Serena e Federico parleremo di Vintage contemporaneo nella serra bioclimatica. Tutto free, ma è richiesta la registrazione!
DUE ARTICOLI RECENTI CHE VALE LA PENA RECUPERARE
Dai che forse riesco a scrivere ancora!
DUE PEZZI STORICI CHE POTREBBERO PIACERTI
In passato scrivevo spesso cose molto utili