LA LETTERINA
Beatrice [nome di fantasia che però corrisponde a quello di una donna capace di farsi amare pur senza suscitare desideri sessuali] sta con Lucio da 9 anni di cui 5 di matrimonio. e hanno una bambina di 2 anni. Da oltre un anno suo marito non la cerca più: non manifesta desiderio erotico nei suoi confronti, minimizza le occasioni di approccio e qualora lei prenda l’iniziativa la allontana dicendole di essere “stanco”. Inizialmente Beatrice attribuiva la risposta alla privazione di sonno seguita alla nascita della loro figliola, ma questa -abbastanza plausibile- motivazione non regge più visto che la piccina adesso dorme 10 ore filate.
Per il resto, Lucio è rimasto lo stesso: non è ingrassato, non pare depresso, si sveglia mediamente di buon umore, in gamba, collaborativo e affettuoso, come se tutto andasse bene, come se la sera precedente non avesse respinto sua moglie. Una strategia astuta, la sua: fare finta di niente e sperare che l’ineccepibilità del suo comportamento posticipi la resa dei conti. Astuto, va detto.
Colta dal dubbio che ci sia un’altra donna, Beatrice gli ha anche controllato il telefono -che il buon uomo non protegge nemmeno con una password- senza trovar niente: chat, email e cronologia immacolate. Beatrice non ha smesso di amarlo, non intende lasciarlo, non lo considera un invertebrato privo di pulsioni: vorrebbe solo indietro la sua vecchia routine sessuale che non le pareva poi così male. Si chiede se ha diritto ad avanzare questa pretesa e, se sì, come farlo.
LA RISPOSTINA
Cara Beatrice, credo che siamo state entrambe allevatə in un mito chiamato integrità. Partiamo dall’idea che ognunə di noi rappresenti un “tutto” coeso: desideriamo quindi amare ed essere amatə nella nostra totalità. Da unə partner amorosə con il quale esista progettualità o comunque una prospettiva di lungo periodo vogliamo essere sceltə per il nostro aspetto, carattere, intelletto ma anche humour, valori, status sociale, interessi. Non conosco davvero nessuna ragazza cui piaccia essere amata per il suo aspetto ma venire trattata come una demente, oppure ricevere apprezzamento per il buon carattere ma essere considerata fisicamente respingente.
Vale anche il contrario: nell’individuare unə partner durevole mettiamo sul piatto gli stessi elementi (e pure di più perché quando parliamo di integrità, sky is the limit). Più sono queste voci, più il processo di selezione si farà complicato: tuttavia, questa scelta non è priva di un rationale! Possiamo sintetizzarlo così:
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