LA LETTERINA
Judy [nome di fantasia che coincide proprio con quello della povera orfanella protagonista di Papà Gambalunga] soffre per la differenza economica tra lei e le sue amiche ricche, da cui si sente amata ma che non sembrano capire il divario che separa i loro modi di intendere e vivere la vita.
Judy un anno fa ha partecipato a un’edizione del mio corso di contabilità personale e da allora si sta occupando in maniera molto attenta del suo denaro: non ne è ossessionata (anche perché non ne ho, ci tiene a specificare) ma è l’unica, nella sua cerchia di amiche, ad avere questa preoccupazione. A volte si vergogna di non avere abbastanza budget per le attività proposte, perché da quando lavora ed è andata via di casa provvede da sola a tutte le sue spese.
A dispetto della sua estrazione economica familiare medio-bassa, Judy fin dal liceo ha frequentato persone più benestanti di lei ma solo adesso, a 27 anni, capisce che esse pascolano in una landa di serenità e noncuranza che a lei è preclusa. Sente che questa nuova consapevolezza sta inquinando e incrinando la relazione con due ragazze in particolare: non sa se condividere questo disagio o metterselo in tasca.
LA RISPOSTINA
Cara Judy, esistono persone ricche che avvertono le disparità economiche e le appianano: ce ne sono invece altre che pur sentendole chiaramente, le esasperano. In questo secondo scenario, il problema non è che sono ricche: è che sono stupide.
Se sei circondata da persone che ti fanno sentire finanziariamente “in difetto” attraverso atti e parole, forse non hai bisogno di esse nella tua vita: ma io non penso che sia questo il tuo caso. Più probabilmente, le tue amiche hanno talmente interiorizzato la loro condizione fortunata da non manifestarla mediante gesti eclatanti: a rivelare il privilegio è piuttosto la loro leggerezza, la nonchalance con cui la indossano. Lo scriveva anche Fitzgerald:
“Lascia che ti parli dei molto ricchi. Sono diversi da te e me. Possiedono e si divertono da molto presto, e questo li cambia, li rende flessibili dove noi siamo intransigenti e cinici dove noi siamo fiduciosi, in un modo che, a meno che tu non sia nato ricco, è molto difficile da capire.”
Se, come penso, non vi è dolo da parte loro, avrebbe senso
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