Quanto mi piace Marianne Mirage? Moltissimo, forse perché sto amando sempre più le persone capaci di abbracciare tutte le proprie professionalità, di accettare in sé la coesistenza pacifica e fertile di grandi differenze. Marianne Mirage insegna yoga e suona la chitarra elettrica, fa fiorire le piante ed è bellissima, ma guarda che bene che sta. Stesso discorso per Harry Styles, autore del secondo -straziante- brano: cantante, attore, attivista, modello, eppure sempre inconfondibilmente stesso.
Non si tratta, a mio parere, di multipotenzialità: si tratta di mantenere un certo ineffabile “passo” su qualsiasi terreno si stia camminando, di far dialogare le diverse parti di sé in un canto unico. Io ci provo tantissimo, anche se, per me, non è spontaneo.
Ultimamente ho acquisito moltə clienti, perché la promozione sulla consulenza rapida in marketing e comunicazione mi ha fruttato un sacco di transazioni (by the way: scade oggi, 28 febbraio!). Sapevo che i social non sono propriamente luoghi inclusivi, ma conversando con questə clienti ho realizzato che non sono neanche strumenti inclusivi: i social -qualunque social- non sono per tuttə. Questa idiosincrasia non deriva solo dall’età, dall’informatizzazione, dalla pigrizia, dall’usabilità dello strumento: spesso è questione di linguaggio o di sensibilità.
Per alcune persone Instagram e TikTok sono respingenti, non suscitano curiosità ma discomfort. Me l’hanno confermato alcunə corsistə di Holden, con cui sto progettando strategie promozionali per i romanzi: sono tuttə entusiastə all’idea di aprire un blog, mandare newsletter, fare presentazioni, ma sono coltə da scoramento dinanzi a qualsiasi forma di personal broadcasting -stories, dirette, reel, video simbadisci-. In realtà, sottrarsi a Instagram e TikTok e prediligere canali non-social non significa essere avari di sé, ma semplicemente avere bisogno di altre condizioni per esprimersi. In sostanza, non mi piace (più) l’idea di dire a queste persone che sbagliano, che perdono occasioni e che devono farsi violenza costringendosi a esporsi in modi o livelli che non amano. Io basta, non lo faccio più.
Per chi desidera approfondire questo tema, terrò per e con Scuola Holden un corso online chiamato “Sito personale” e avrà luogo il 18 marzo. È destinato a chi desidera stabilire la propria presenza online attraverso un canale di proprietà: un sito vetrina che diventi il contenitore di tutte le professionalità, i ruoli e i side projects in essere, ma anche quelli che nel frattempo nasceranno. Se ne esce con un menù personalizzato, indicazioni sulle tecniche di scrittura delle principali pagine e un manuale di gestione in ottica SEO del blog, che rimane il mio unico, vero, verboso amore.
Il 19 marzo torna l’edizione primaverile di Bite Market presso Combo Torino in corso Regina Margherita 128, stavolta su due sale contigue per fare fronte alle numerose richieste di espositorə second hand e crafter. Come sempre, Bite Market apre al pubblico dalle 10 alle 18 e non prevede costi di ingresso: con l’occasione potrete fermarvi a fare merenda, pranzo o aperitivo presso il ristorante o la caffetteria di Combo (mi raccomando, prenotate!). Alla consolle, io e Clara Abbona, pronte a montare, smontare, assistervi nei vostri acquisti di seconda mano.
Non sono una fan del genere crime perché sono facilmente impressionabile e soprattutto esso mi genera delle paure di cui non ho affatto bisogno, tipo il timore irrazionale di essere spiata da qualche balcone quando scendo a buttare la pattumiera.
Ho fatto una rara eccezione per “La scuola cattolica”, film di Stefano Mordini del 2021 e visibile su Netflix, che racconta del clima sociopolitico in cui si sono formati i tre colpevoli del Massacro del Circeo: la violenza neofascista e l’odore delle stragi degli anni ‘70, i quartieri bene di Roma in cui vivevano i colpevoli contrapposti alle umili origini delle vittime, l’elevata libertà combinata alla disponibilità economica che caratterizza la cornice altoborghese di questo crimine, e infine l’educazione cattolica ricevuta dagli assassini.
Il Massacro del Circeo viene accuratamente riprodotto -a mio parere, con un filo di compiacimento in più rispetto allo stretto necessario: ma come avete capito sono particolarmente suscettibile- al punto che le attrici scelte per impersonare le vittime e i carnefici sono realmente somiglianti ai veri personaggi.
Siccome Michele sembrava non capire il mio turbamento, ho dovuto spiegarglielo nell’unico modo possibile: “Vedendo questo film, ti è capitato di pensare che avresti potuto essere tu? Sì? Pure io. Ma tu ti sei immedesimato negli assassini, io nelle vittime.”
Il film è tratto all’omonimo romanzo (premio Strega 2016!) di Edoardo Albinati. Si tratta di un’opera, a detta dell’autore, molto autobiografica in quanto ispirata al suo passato di studente all’interno di un istituto religioso maschile. Mi piacerebbe molto leggerlo, ma devo concedermi un cuscinetto emotivo prima di tornare su questi temi. Se siete appassionati di delitti e stragi, secondo me amerete.
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Riflessioni sul restare noi stessə
Il pregio di avere un blog da 10 anni è apprezzare come per certi versi sono cambiata e per certi altri affatto.
🖤 Il lavoro definisce la nostra essenza, o forse anche no?
❤️ Un maestro nel restare se stesso ce l’ho e ci dormo insieme da 10 anni
🤍 Provare a essere genitore e non snaturarsi, altra prova di sestessitudine
Progetti editoriali
Un altro modo per mostrare apprezzamento per il mio lavoro è fruire dei prodotti editoriali che ho pubblicato e da cui ricavo alcune royalties.
🎧 Podcast “Genitori Onesti”
🎧 Audiolibro “Se tu lo vuoi”
📕 Romanzo “Se tu lo vuoi”
📗 Manuale “From the blog”
Grazie per essere arrivatə fin qui, ci vediamo a marzo, che fretta c’era maledetta primavera
Valeria
In tutti i luoghi e tutti i laghi
Vorrei essere un tipo misterioso, conturbante e sfuggente, ma la verità è che mi trovi in 3 secondi e ovunque.
"sottrarsi a Instagram e TikTok e prediligere canali non-social non significa essere avari di sé, ma semplicemente avere bisogno di altre condizioni per esprimersi. In sostanza, non mi piace (più) l’idea di dire a queste persone che sbagliano, che perdono occasioni e che devono farsi violenza costringendosi a esporsi in modi o livelli che non amano. Io basta, non lo faccio più." e niente. Ti amo 🌸