COSE CHE NON VORREI SENTIRE PIÙ NEL 2024
Io credo che le parole siano importanti perché creano e forgiano la realtà, permettendo all’impensato di esistere, al cambiamento di insinuarsi, alla rivoluzione di manifestarsi.
Ma da lettorə e ascoltatorə, la scelta delle parole ci dice tantissimo di come lə parlante si colloca nel mondo, come vive la sua rete di rapporti, la sua relazione con il lavoro, persino le sue ansie. Un verbo può rivelare mancanza di autostima o attitudine alla millanteria, un pronome racconta rapporti di forza deviati: questo vale sia nel parlato, soprattutto quando si tratta di espressioni reiterate, ma ancora di più nello scritto quando una certa frase -frutto di premeditazione- si trova leggibile agli occhi di chiunque.
Qui di seguito ci sono alcune espressioni che non vorrei sentire mai più con relativa argomentazione e un Consiglio Rigorosamente Non Richiesto, d’ora in poi CRNR.
“Aiuto le persone a…”
Io non so esattamente chi abbia detto aə free lance che sia una buona idea spiegare il proprio ruolo professionale prezzolato
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