DEBUNKING, COSA CI HO CAPITO
Gli scandali che si verificano in un luogo sono sono sempre oggetto di discussioni altrove. Io sono su Twitter -oggi X- dal 2010 che è da sempre il teatro di qualsiasi controanalisi.
Non mi sembra strano che sia la sede privilegiata dell’influencer-debunking: una pratica che consiste nello sminuzzare i contenuti prodotti dai creator su Instagram e TikTok, per scoprirne le menzogne, le omissioni, le incongruenze. Questa attività immagino sia nata per portare alla luce i retroscena di una industry piena di retroscena oscuri, fagocitante e pericolosa come qualsiasi business attorno cui ruotano i big money.
In generale, a me le analisi appassionano quando servono a portare alla luce dei trend: ad esempio trovo che Serena Mazzini faccia un ottimo lavoro nell’evidenziare la strumentalizzazione dei minori a fini di engagement, il rischio ludopatia tra i giovani TikTokers, il capitalismo magico e quello della pietà. Sono fenomeni collettivi, significativi, figli delle storture e dei buchi legislativi del periodo storico e del sistema economico in cui viviamo: i risultati messi in evidenza emergono dopo un periodo di osservazione e sono supportati da numeri. In altre parole, quella di Serena è un’indagine sociologica, politica ma anche scientifica: in virtù della sua metodologia rigorosa sono disposta a accettare toni più forti, a tratti violenti, ma “proporzionati” alla gravità dei fatti.
Al contrario di Serena che si esprime su Instagram con nome e cognome, i contributor di questo processo, quasi tutti coperti dall’anonimato, raccolgono le loro osservazioni sotto l’hashtag #influcirco (ce ne sono anche altri più ad personam come #taolapurani o #sp0ra: vi rimando a questo articolo di Laura Fontana, se volete approfondire).
Io lo seguo perché mi offre quello che nella mia comoda bolla manca completamente: il polso del Paese reale e delle sue piccolezze. Una parte molto significativa della community di #influcirco, infatti partecipa alla discussone spinto da motivi profondamente personali. Ma vediamo qualche esempio!
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Gynepraio per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.