🎵 SONO SOLO CANZONETTE 🎵
Un solo pezzo, lunghissimo, che potreste ricordare in quanto soundtrack di “Hotel Chevalier”, un corto di Wes Anderson del 2007 in Natalie Portman compariva nuda e con i calzini bianchi. “Where do you go to” parla della facilità con cui ci ripuliamo da un punto di vista socio-economico, e della difficoltà di convivere con noi stessə quando la sera ci corichiamo a letto, da solə.
So look into my face, Marie-Claire/ And remember just who you are
Then go and forget me forever/ But I know you still bear the scar, deep inside, yes you do
“Hotel Chevalier” lo trovate in versione completa su Youtube.
100 PERSONE E 6 LEZIONI CONTRO L’IPOCRISIA
Substack mi ha mandato questo badge per complimentarsi: ho più di 100 iscrittə pagantə. Per motivarmi, scrive “hundreds of paid subscriber” come se non sapessimo entrambi che ne ho esattamente 101.
È presto per le conclusioni? Sicuramente sì, ma di lezioni ne ho già un po’.
1- questo numero, almeno in questa fase, non dice niente sul valore di ciò che scrivo, così come nel luglio 2013 le visite al mio blog non rivelavano nulla della portata o del significato che aveva per me rendere pubblici i miei pensieri. Se questo numero non avrà subito incrementi fra 3 o 6 mesi, potrò forse trarre conclusioni e prendere decisioni, ma adesso ci sono un obiettivo, dei piani, delle risorse, un flusso e io ci sto seduta in mezzo col computer in grembo. E sarei un’ipocrita a nobilitare la meta e screditare il percorso, quando le mie consulenze si potrebbero sintetizzare in: spogliati dell’impazienza and trust the process.
2- la reazione della mia community a questo nuovo “prodotto” è commisurata al rapporto che ho instaurato negli anni. Da un lato ci sono io, che non mi propongo come desiderabile: non mi sento un modello da imitare e non ho uno stile di vita invidiabile. Dal punto di vista tecnico, non dispongo di doti intellettuali né di una particolare competenza in nessuna area, tale da essermi resa autorevole o indispensabile. In sostanza, non ho mai saputo innescare il meccanismo “creator fa —> follower esegue” che moltə colleghə maneggiano perfettamente. E sarei un ipocrita a dire che mi dispiace, perché questo meccanismo così magico e remunerativo mi spaventa, è iper-responsabilizzante e ha dei risvolti perversi.
3- il Paese reale pesa di più dei miei esperimenti di marketing, e ha ragione. Alcune persone mi hanno detto di voler sottoscrivere un abbonamento annuale, ma di non riuscire a sostenerne il costo in questo momento; una persona si è iscritta e dopo pochi giorni ha sospeso l’abbonamento scrivendomi di non potersi permettere 5€ mensili che nel suo bilancio attuale fanno la differenza. E sarei un’ipocrita a criticare questa autodisciplina, visto che nei miei corsi di contabilità personale predico l’importanza dell’autocontrollo finanziario a tutti i livelli.
4- chi, pur potendoselo permettere, non spende per ricevere una newsletter lo fa anche in un’ottica di economia dell’attenzione: per preservare la propria salute mentale, per non procurarsi fonti di distrazione, per onorare gli impegni già presi nei confronti di altre newsletter a pagamento. In sostanza, le motivazioni che animano le altrui scelte non possono essere oggetto di critica: io al massimo posso fare supposizioni, cercare indizi, trovare interstizi per inserire la mia opera di persuasione. E sarei un’ipocrita a invalidare queste scelte, visto che io le compio consapevolmente all’interno della mia casella di posta e le considero un sacrosanto atto di cura verso me stessa.
5- nessunə dei mieə amicə o parenti ha sottoscritto un abbonamento, ma non penso che questo significhi che abbiamo un rapporto di serie B. È un ragionamento contro intuitivo, lo so, ma questa netta separazione tra Valeria-amica e Valeria-autrice fa molto bene alla relazione: mi solleva da qualsiasi ansia performativa, mi spinge a chiedere affetto e supporto incondizionato nei momenti e nelle forme che mi servono davvero, esonera loro dall’obbligo morale di sostenermi in un’avventura che magari non apprezzano o semplicemente non capiscono. E sarei un’ipocrita a non promuovere questa libertà, quando per prima affermo che le relazioni affettive basate sul con-me-o-contro-di-me sono manipolatorie.
6- come se ce ne fosse bisogno, ho avuto la conferma che l’Italia non è l’America. Quando studiavo il lancio delle newsletter, leggevo che il rapporto tra “iscrittə” e “iscrittə paganti” si attesta solitamente su 10:1. Ed è così che ho stabilito il mio cautelativo obiettivo di 1000 paganti: però non avevano detto che la curva di acquisizione fosse così lenta... Ogni settimana ricevo da Substack una newsletter (un’altra!) che racconta un caso di successo: si tratta sempre di exploit pazzeschi, divulgatori che se ne vanno da Instagram al grido di si fotta l’algoritmo, giornalisti che lasciano redazioni prestigiose per dedicarsi full-time alla loro newsletter professionale tirando su centinaia di migliaia di dollari l’anno. Nel nostro Paese vige la cultura della carità ma non quella della gratitudine; nel nostro Paese si pensa che informazione o intrattenimento siano “lavoretti” svolti su base volontaria (a meno che non transitino da luoghi deputati come quotidiani o TV) e che quindi non debbano essere economicamente sostenibili. Ma sarei ipocrita se non ammettessi che l’idea di rappresentare un’eccezione, di mettere in piedi una narrazione diversa rispetto al solito eh no, non si può, ebbene, questa idea mi stimola tantissimo.
RICAPITOLANDO
Fate quello che volete, io faccio quello che posso. In questo articolo sono spiegati i contenuti specifici, il calendario e i piani di abbonamento con i relativi prezzi. Se volete passare all’azione, potete farlo da qui.
Io caldeggio il piano “Founding Member”, creato per chi ha già fatto consulenze con me e vorrebbe approfondire, oppure per chi desidera provare: nel prezzo di 120€ è incluso un anno di abbonamento e un’ora di call con me in cui possiamo lavorare su contenuto, marketing, social, piani editoriali, organizzazione flussi di lavoro o qualunque altro tema vi stia a cuore. Economicamente è l’opzione con più valore, ma anche quella che mi darebbe maggiore soddisfazione dal punto di vista umano.
🎧 LEADERSHE - DIALOGHI DI GENERE 🎧
A partire da giovedì 26 ottobre sarà disponibili su Spotify il primo episodio della serie audio “Leadershe - Dialoghi di genere”: si tratta di un podcast registrato alcune settimane fa durante Leadershe Camp 2023 in cui dialogo insieme a donne che si sono distinte per il loro operato e la loro posizione su temi rilevanti e contemporanei (sesso, corpo, maternità, impresa, femminismo dei dati).
Nella prima puntata dialogo con Stella Pulpo, aka Memorie di una vagina, a proposito di recessione sessuale: se non conosci il suo ultimo e interessantissimo libro, potresti voler dare un’occhiata a questa mia recensione!
💶 WORKSHOP CONTABILITÀ: NUOVE DATE 💶
Rimangono pochi posti al workshop di contabilità personale e familiare del 22 novembre: un solo incontro di 60 minuti all’ora dell’aperitivo per la modica cifra di 20€ comprensiva di un template da modificare e compilare. Le recensioni di chi ha già partecipato la trovate alla tab “recensioni”. Sì, si può seguire in coppia e sì, si può regalare (vi faccio anche un bigliettino in pdf se volete).
OGGETTI SPECIFICI: SCORTE DI CIBO
Ogni mese propongo 4 oggetti nati per una specifica funzione, che mi piacciono e che ho comprato. Il plus è che se hai domande, posso anche rispondere con cognizione di causa! Link affiliati, ma anche autofinanziati.
Vasetti trasparenti: per dividere i cereali in monoporzioni da 30g e 60g caduno
Bilancia digitale: per pesare con precisione cereali o altri alimenti
Bollitore elettrico: per avere l’acqua bollente subito pronta per i cereali
Paraschizzi: per saltare i cereali con olio e spezie e non sporcarsi
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Dire e dirsi la verità
Il pregio di avere un blog da 10 anni è apprezzare come per certi versi sono cambiata e per certi altri niente affatto.
Fare la marmellata, deporre la armi
Chi fa così tante gaffes non può essere falsa!
Anna dai capelli rossi è la più vera di tuttə
Fingere che la tristezza non sia parte della vita?
Progetti editoriali
Un altro modo di mostrare apprezzamento per il mio lavoro è fruire dei prodotti editoriali che ho pubblicato e da cui ricavo alcune royalties.
🎧 Podcast “Genitori Onesti”
🎧 Audiolibro “Se tu lo vuoi”
📕 Romanzo “Se tu lo vuoi”
📗 Manuale “From the blog”
Grazie per essere arrivatə fin qui, ci troviamo a novembre. Invece per chi si è abbonatə, ci si legge martedì!
Valeria
In tutti i luoghi e tutti i laghi
Vorrei essere un tipo misterioso, conturbante e sfuggente, ma la verità è che mi trovi in 3 secondi e ovunque.
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Illustrazioni e progetto grafico di Faida Acquifera