LA LETTERINA
Domitilla1 ha 30 anni, non aveva mai sognato una famiglia e durante le sue relazioni serie ha spesso avuto infatuazioni brevi per altri. A 26 anni ha conosciuto Paolo, si è innamorata, ha desiderato stare per sempre con lui e dopo 2 anni sono andati a convivere. Per stare meglio e “proteggere” questa relazione preziosa, Domitilla ha iniziato una psicoterapia volta ad affrontare alcuni traumi e convivere con l’ansia che spesso l’ha portata a temere gli impegni di lungo termine ma a desiderare contemporaneamente molte conferme d’amore.
Dopo un idillio di alcuni mesi, Domitilla ha riprovato il solito mix “disagio + noia + sensazione di essere ignorata” e ha intessuto una relazione stretta con Francesco, un conoscente che per questioni lavorative ha visto regolarmente: niente di fisico, clandestino o peccaminoso, solo una vicinanza emotiva e intellettuale superiore rispetto a quella che Domitilla prova con le altre persone e sicuramente diversa da quella che ha con Paolo.
Dopo varie analisi di scenario, Domitilla ha concluso che non vuole lasciare certo Paolo (con cui vive una grande complicità e immagina un futuro, che non desidera perdere) per stare con Francesco (al quale riconosce numerosi limiti caratteriali, emotivi, intellettuali che non lo renderebbero un sostituto di Paolo).
Questo stato d’animo così saggio ha da poco subito uno scossone: Francesco le ha annunciato il suo imminente trasferimento negli USA. Domitilla ha avuto una forte reazione anche fisica ed è stata di nuovo colta dalle sensazioni intense che caratterizzavano i loro momenti di vicinanza. Questi picchi emozionali tornano alla normalità, per poi risvegliarsi durante i loro incontri.
Domitilla, che sente di provare sentimenti ed emozioni forti per entrambi, “pensa male di se stessa” (parole sue) e si dispiace di essere così attratta dal caos relazionale mentre le piacerebbe appartenere al team di quellə che si sposano e si sistemano senza indugi. Guardandosi indietro, ricorda di avere sempre provato attrazione per più persone: sospetta di avere un temperamento poliamoroso e ha paura di questo lato di sé, ben sapendo le difficoltà legate a tale orientamento e la riprovazione sociale che lo circonda.
LA RISPOSTINA
Se Domitilla sia poliamorosa, io non lo so. Istintivamente, a me sembra di no: ma non ho gli elementi per sostenere questa mia tesi se non appunto le mie impressioni, non voglio arrampicarmi sugli specchi rischiando di sminuire o banalizzare il suo disagio. Dico solo alcuni pensieri che mi sono venuti in mente.
La solita mentalità del tutto o niente porta a pensare che non appena un’altra persona ci sembra lievemente preferibile rispetto allə nostrə partner ufficiale -solo perché possiede doti che a ləi mancano o è privə dei suoi sgraditi difetti- allora questo metterà in discussione la validità o solidità della relazione.
Io credo che tuttə dovremmo fare pace con il fatto che
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