LA LETTERINA
Dopo anni d’amore, Paolo e Francesca -nomi ispirati a due amanti vittime di famiglie un filino estenuanti- si sposeranno. Pur avendo già compreso che la di lui famiglia era composta di persone invadenti, giudicanti e volubili, Francesca aveva trovato una quadra per andare sempre d’accordo.
Ora, però ə familiari si oppongono all’idea di un matrimonio intimo -peraltro interamente pagato dagli sposi- esercitando pressioni sul figlio, avanzando pretese di cambiare lo spirito dell’evento nonché la lista degli invitati e ignorando totalmente la futura nuora. Paolo e Francesca sono allineatə nelle loro decisioni e si sono dettə disponibili a studiare delle soluzioni intermedie, ma alla fine si sono arresə ad accettare quanto preteso dai di lui genitori. Senza però rientrare nelle loro grazie, anzi!
Francesca, saggiamente decisa a tenersi alla larga dal conflitto e a delegare a Paolo la gestione delle tensioni, ha allentato i rapporti evitando di telefonare e interessarsi troppo alle loro vicende personali. Questo suo profilo basso e defilato ha generato ulteriore risentimento, rimproveri, maldicenze: lungi dal comprendere le ragioni dietro questa scelta, viene tacciata di maleducazione ed egoismo.
Lo stesso di cui viene accusato il povero Paolo, rimproverato di essere crudele e ingrato, di non manifestare riconoscenza verso tutto ciò che i genitori hanno fatto per lui1, di calpestare gli insegnamenti ricevuti e mi fermo qui che è meglio. Francesca si chiede se continuare questa politica di no-contact, se tentare di riallacciare i rapporti ingoiando il risentimento o tentare uno scontro aperto.
LA RISPOSTINA
Nel libro “Cosa sappiamo davvero sull’amore” dell’antropologa inglese Anna Machin (ne scriverò la prossima settimana, se volete procurarvelo lo consiglio col cuore) l’autrice raccoglie la testimonianza di una ragazza che dice:
Credo fermamente che gli amici siano il modo in cui Dio ci chiede scusa per aver creato la famiglia.
Sul momento mi era parsa un’affermazione ardita, ma la lettera di Francesca (dalla quale ho omesso alcuni particolari raccapriccianti per salvaguardarne la privacy) mi porta a rivalutarla.
Inizierei con una importante premessa: la cosa che mi riempie di speranza è che
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Gynepraio per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.