IL FREEBIE PROMESSO
Ben arrivatə se sei approdatə qui solo per scaricare il freebie 100 modi per risparmiare nel 2024. Premetto che non è una lista esaustiva: ci saranno mille altri escamotage ma di questi mi sento sicura, perché in molti casi li ho testati, poggiano su un fondamento logico e misurabile, danno benefici rapidi. Nessun suggerimento prevede un investimento sostanzioso (non troverai: cambia le finestre per limitare la dispersione termica 🫠) ma quasi tutti richiedono uno sforzo di volontà o un -anche lieve- shift di abitudini. Scaricalo cliccando qui sotto 👇🏼
La base, ça va sans dire, è tenere la contabilità personale e familiare in modo rigoroso. Ho creato un workshop da 1 ora, a un costo molto accessibile, in cui vediamo insieme il funzionamento di un template per monitorare le uscite, anch’esso accessibile. Oltre all’edizione del 28-03, segnalo che il 07-03 ci sarà un’edizione per freelance in regime forfaittario. Trovi i dettagli qui sotto 👇🏼
🎵 SONO SOLO CANZONETTE 🎵
Nel pezzo “E ti vengo a cercare” Franco Battiato fa una tenerissima ammissione di impotenza: sente di voler tendere al divino, ma il desiderio di stare accanto alla persona amata -cioè la cosa più terrena e umana del mondo- fa vacillare questo proposito.
I primi 30 secondi di “We have all the time in the world”, in questa specifica versione dei Fun Lovin’ Criminals, creano un senso di attesa e di possibilità che per me è l’essenza dell’amore.
GURU DEL SELF-HELP
L’inizio dell’anno è il momento in cui si scelgono gli obiettivi, ma anche glə alleatə: compagnə, guide, guru. È quello in cui lə espertə di crescita personale lanciano più corsi e programmi di tutoring, proprio per capitalizzare sulla predisposizione d’animo favorevole. Anche se in moltə si sono espressə su alcuni di questi fenomeni da baraccone penso di avere un’opinione da insider: perché -cerco di non vergognarmi troppo nel dirlo- io potrei essere una di loro.
Per sorte, segno zodiacale, temperamento, privilegio io incarno perfettamente lo stereotipo del “io ce l’ho fatta e quindi perché tu no?”, del “se vuoi, puoi”, del “basta volerlo abbastanza”: dinanzi ad alcuni obiettivi, sono un carrarmato schiacciasassi capace di percorrere con disciplina e testate qualsiasi percorso. Adesso sono invecchiata e mi riempio la bocca di trust the process: ma se non sto attenta io il process me lo mangio proprio. L’idea di puntare a un obiettivo lontano e andare a prendermelo col coltello tra i denti, per me, è sexy. Mi piacciono le persone che lo fanno, specialmente se maschi: Valeria vuole banana su ramo più alto, Tarzan si arrampica e prende banana, allora Valeria amerà Tarzan per sempre. Sono fatta così.
Comunque, questa attitudine non è un dono banale: è un mix di costanza, pazienza, pensiero analitico e strategico di lungo periodo. Chi persevera posticipa la gratificazione e sopporta la fatica, respinge le tentazioni, si autoconsola, allontana i pensieri negativi e fuorvianti. Questo dono, determinato da chissà da quale sequenza di DNA, normalmente si stratifica su un’educazione favorevole al suo manifestarsi: ad esempio, essere cresciutə in una famiglia in cui la progettualità non solo esiste, ma è coltivata come un vero e proprio valore, una nuclei in cui si è potuto assistere alla realizzazione di un sogno grazie a una pianificazione attenta. Ma vale pure il contrario: anche un forte desiderio di rivalsa sociale ed economica, maturato durante l’infanzia, può dettare un mandato di ambizione e perseveranza.
Chi possiede tale dono potrebbe limitarsi a beneficiarne, a sguazzare in questa capacità di concretizzare i propri desideri, a godere dell’altrui ammirazione. E invece no: vuole assolutamente spiegarti che puoi farlo anche tu. Il problema è che le persone non sono macchine e il determinismo quando si parla di esseri viventi senzienti è un principio quasi sempre fallimentare. Sai perché lo so? Perché ci ho provato anche io. Non si contano le volte in cui ho esortato una persona in ansia per l’esame di diritto pubblico a sedersi e studiare, una sempre in ritardo a comprarsi un’agenda, una coinvolta in una relazione tossica ad andarsene. Quello che avrei fatto io, appunto, ma che semplicemente non è applicabile a una persona diversa da me. Dopo essere stata in terapia, ho smesso -quasi sempre- di fornire pratici escamotage gratuiti basati sulla mia esperienza, specialmente a chi non conosco.
È questo il motivo n.1 per cui detesto qualsiasi guru della crescita personale: le loro iper-semplificazioni insultano la complessità della condizione umana, che andrebbe invece preservata e onorata. Il motivo n.2 è il loro palese approfittare di una posizione di forza per sedurre persone più vulnerabili. Non voglio de-responsabilizzare o infantilizzare nessuno, ma diciamo la verità: chi si iscrive a un corso di questo genere ha un bisogno di tipo “aspirazionale”. Rispetto a chi ha un bisogno “nozionistico” o “pratico”, si porrà all’ascolto in un modo più attivo, come una spugna fiduciosa assorbirà le parole dellə guru allə quale, fondamentalmente, vorrebbe assomigliare. Perché unə guru ispira, certo, ma soprattutto rappresenta un modello spirituale (e spesso economico) cui tendere: questo allarga drammaticamente la forbice di consapevolezza tra docente e discente. Non voglio usare a tutti i costi la parola truffa, ma è impossibile non constatare questo squilibrio di potere: il terreno su cui cadrà qualsiasi perla di sapere gettata dallə guru è infertile perché costituito da insoddisfazione, disistima, odio di sé, ignoranza. Sono manifestazioni di svantaggio o disagio che non costituiscono una colpa, ma che purtroppo non si annullano compilando la lista dei desideri o facendo una vision board su Pinterest.
Il motivo n.3 riguarda la promozione di due grandi illusioni, quella del denaro e del talento. Concretizzare i propri desideri per ə guru significa nel 99% dei casi lavorare poco e guadagnare molto, un binomio così male assortito da suonare comico. A uscirne banalizzato è il concetto di talento, inteso come capacità di restituire valore alla collettività sotto forma di opere delle mani o dell’ingegno: non conta trovare il proprio posto nel mondo o individuare un modo per contribuire all’economia -nel senso più greco del termine- delle comunità in cui viviamo, ma solo arricchirsi tramite forme di reddito tendenzialmente passivo che liberino del tempo per fare nonsisabenecosa.
Il messaggio pericoloso non è tanto “puoi guadagnare senza sudore” ma “questo risultato è alla tua portata” perché non è vero: nessun risultato è alla portata di chiunque, nemmeno leggere o scrivere lo sono! Non possiamo essere tutto ciò che vogliamo: innanzitutto perché partiamo da condizioni socioeconomiche diverse ma anche perché non possediamo le medesime risorse intellettuali, creative e attitudinali necessarie (come la perseveranza di cui scrivevo prima). Questa constatazione è pacifica: nell’intersezione tra quello che amiamo, quello che sappiamo fare e ciò che ci consente di guadagnare si trova la carriera nelle quali possiamo ragionevolmente esprimere il nostro potenziale unico. Dire a unə individuə che conta su un set di capacità e competenze limitato (o magari particolarmente ristretto, perché non tutti hanno un QI a 3 cifre) che può capitalizzare su queste abilità per lavorare una manciata di ore al giorno o comprare 2 case da mettere a reddito significa abusare dello squilibrio di potere di cui parlavo prima.
Il confine tra “evidenziare i rischi di un business che vale milioni di euro” e “infamare ə truffatori che lucrano sulle vulnerabilità altrui” è molto sottile e sento che lo sto superando: quindi meglio che mi fermi. Tengo in serbo le energie per mantenere alto il senso critico e metterlo a servizio di chi, nel mio network di amicə e colleghə, dovesse momentaneamente perderlo.
Un abbraccio, e per favore non farti fregare
FELICITÀ ®️ - WILL FERGUSON
Se sei sensibile al fascino deə guru, t’invito a leggere un romanzo che ha vent’anni ma che da poco è stato ristampato e -deliziosamente- rieditato da Accento Edizioni: si tratta di “Felicità®️”, di Will Ferguson. È una distopia satirica sul selfhelp e sul mercato dell’editoria, due cose già molto ridicole in partenza 😂
Cosa accadrebbe se uscisse un manuale di autoaiuto che funziona davvero e che genera una pandemia di felicità? Se d’un colpo si azzerassero i conflitti, le piccolezze, le sopraffazioni che caratterizzano il modo in cui si relaziona l’Homo Sapiens? La risposta di Ferguson, che io condivido al 100%, è che il mondo farebbe schifo al cazzo. Lo compri o lo regali da qui 👇🏼
BITE MARKET: CANDIDATURE 17 MARZO 2023
Se sei nuovə da queste parti: insieme a Clara Abbona ho fondato un market vintage&second hand dedicato aə privatə che desiderano svuotare l’armadio. Si chiama Bite Market e si svolge a Torino ogni 3 mesi.
Stiamo finendo di raccogliere le candidature per le 24 postazioni second hand: al momento ne residuano solo 3. L’edizione primaverile sarà domenica 17 marzo sempre da Combo a Torino. Ci si candida a esporre da qui!
OGGETTI SPECIFICI: RISPARMIARE
4 oggetti nati per una specifica funzione, che mi piacciono e che ho comprato: se hai domande, ti rispondo con cognizione di causa! Link affiliati, ma anche autofinanziati.
Calze in alpaca: piedi caldi, anche con soli 20° in casa
Filtro on-tap: acqua del sindaco, ma buona
Carrello spesa: frutta e verdura di stagione, dal mercato
Levapallini: i maglioni durano di più e restano bellissimi
CODICI SCONTO
Per supportare questa newsletter puoi acquistare dai brand che sostengono la mia attività.
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Risparmiare, o provarci
Il pregio di avere un blog da 10 anni è apprezzare come per certi versi sono cambiata e per certi altri niente affatto.
Un pensiero sullo shopping second hand
Pulizie di casa fai da te con un modello collaudato
Alcuni gesti di autoproduzione e risparmio fattibili
Appassionarsi a uno sport economico come la corsa
Progetti editoriali
Un altro modo di mostrare apprezzamento per il mio lavoro è fruire dei prodotti editoriali che ho pubblicato e da cui ricavo alcune royalties.
🎧 Podcast “Genitori Onesti”
🎧 Audiolibro “Se tu lo vuoi”
📕 Romanzo “Se tu lo vuoi”
📗 Manuale “From the blog”
Grazie per essere arrivatə fin qui, ci troviamo a febbraio vestitə di toppe come Arlecchino. Se sei abbonatə, invece, ci si legge martedì!
Valeria
In tutti i luoghi e tutti i laghi
Vorrei essere un tipo misterioso, conturbante e sfuggente, ma la verità è che mi trovi in 3 secondi e ovunque.
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Illustrazioni e progetto grafico di Faida Acquifera
Felicità è bellissimo!!! Letto e consigliato anche io
Grazie per aver messo nero su bianco il pensiero che mi girava in testa ma che faticavo a concretizzare riguardo “i guru”.
Il modo di raccontare queste cose mi trasmette inadeguatezza e mi fa sentire una sfigata per aver acquistato un immobile con un mutuo di 30 anni ad un tasso dello 0,5% e non “in contati”.
Eppure il mutuo lo potrei chiudere domani perché ho la possibilità economico di farlo, ma mi conviene? No, perché un conto deposito mi frutta il 4,8% all’anno.
In più gli interessi passivi si detraggono.
Ma tutto questo lei non lo dice.
Grazie Valeria