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Il silenzio è dolo - Ah, i bei tempi andati

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Se non conosci nessunə veteronostalgicə, allora lə veteronostalgicə sei tu

set 17, 2024
∙ A pagamento
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VETERONOSTALGIA, MA A PICCOLE DOSI

Tuttə conosciamo unə veteronostalgicə: quellə che ama ribadire come i bei tempi andati fossero migliori di quelli attuali. La veteronostalgia spesso è un atteggiamento candido, in cui la fisiologica tendenza alla sublimazione della memoria incontra una certa superficialità. In altre parole, lə veteronostalgicə edulcora un po’ i propri ricordi rimuovendo quelli che la disturbano, e li condisce con opinioni non qualificate.

Mi vengono in mente molte ragioni per le quali si sta meglio ora di un tempo: la sicurezza (le cinture in auto, la criminalità), la salute (l’ortodonzia, la prevenzione delle STD), l’intrattenimento (il GPS, Spotify). Quando sento rimpiangere l’epoca delle cartine stradali ripenso ai litigi tra i miei genitori cui ho assistito in auto: le mie vacanze di famiglia sarebbero migliorate del 200% col navigatore. Parigi, che ho visitato durante i Giochi Paralimpici, era tappezzata di manifesti per sensibilizzare la cittadinanza sulle conseguenze della meningite: io (1982) non sono mai stata vaccinata, mio figlio (2016) sì e pure gratis.

Per Gen X e Millennial, la veterostalgia al massimo diventa un’occasione per ironizzare o fare dei meme.

Ironizzare sulla pedagogia nera non fa ridere, ripetiamolo

Invece, quando colpisce una certa generazione nata tra il 1946 e il 19641, la veteronostalgia cela (male) un senso di superiorità morale. Il consultatore di cartine si crede più intuitivo dell’utente di Maps, il ciclista a testa scoperta si pensa più furbo di quello col casco. La suocera tradwife si ritiene più abile, se non più amabile, della nuora che ordina d’asporto.

Se poi parliamo di educazione, addio proprio. Quando unə boomer veteronostalgicə osserva un bambino fare i capricci per giocare a Minecraft, il pensiero corre al suo figliolo spaccapietre che senza protesta alcuna si dilettava a impilare sassi raccolti in strada: solitamente lə veteronostalgicə pensa di essere statə un genitore migliore rispetto alla troppo democratica mamma dei Minecrafter2.

Se non si fosse capito, io non sono veteronostalgica: sono persuasa che se fossi nata nel 1950 la mia vita non sarebbe stata più facile e quindi pertanto volentieri attaccata al mio stile di vita come una cozza allo scoglio. Ma quando penso al mondo che non c’è più e che non ho mai conosciuto, ci sono 3 cose che mi piacerebbe provare.

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