La sindrome di Fioretta - Valeria goes manipolata
Una storia che conoscono in pochi, ma qui non è che siamo migliaia
“MA FIGURATI SE CAPITA A ME”
Mentre corro, ultimamente ascolto Love Bombing di Roberta Lippi. È un podcast che parla di manipolazione: il processo attraverso il quale una persona ne irretisce o asserve un’altra puntando sulle sue debolezze e ricorrendo a dei meccanismi strategici tipici (e abbastanza riconoscibili).
Mentre correvo, e ascoltavo, pensavo a me non potrebbe capitare. A un certo punto mi sono resa conto che mi è già capitato ma mi sono sempre rifiutata di riconoscermi vittima. È una storia che piace sempre molto e che tiro fuori alle cene, ma che sui social non posso raccontare perché io e la persona manipolatrice abbiamo molte conoscenze comuni e non vorrei che le riportassero ciò che penso di lei. Preferirei di gran lunga dirglielo in faccia, ma è rancorosamente arrabbiata con me da oltre vent’anni. Lei. Con me.
Nell’estate 2003 torno dall’Erasmus, realizzo che dovevo fare un ricordati di non dire stage che è una parola da millennial tirocinio curricolare e scrivere in fretta e furia una tesina di primo livello da discutere entro dicembre se volevo fruire di una borsa di studio che a gennaio mi avrebbe portato per un anno negli USA. Accetto quindi il tirocinio (gratuito, ça va sans dire) nell’ufficio vendite della prima azienda in cui feci il colloquio e il secondo giorno appresi che nell’ufficio amministrativo avevano inserito una mia compagna di università. Beh, dai, un volto noto e giovane in questa baracca piena di vecchie ragioniere1! Non mi soffermai sul fatto che
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a La newsletter di Gynepraio per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.