🎵 Sono solo canzonette 🎵
Allora, oggi si parla d’amore e quindi scelgo due canzoni italiane, in cui mi trovo e mi ritrovo come un maialino nel fango. Una di Franco Battiato (che tra l’altro, a giorni, avrebbe compiuto 80 anni) e una di Brunori, che al 99,99% ho già inserito in altre newsletter ma immaginati quanto me ne importa di ripetermi. Quest’ultima non è propriamente una canzone d’amore, ma c’è un verso che mi torna spesso a mente.
Canzoni che parlano d'amore
Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare?
Lo dice anche l’antropologa e ricercatrice britannica Anna Machin1, che l’amore è il fenomeno più pervasivo cui possiamo assistere. Lo dimostra diffusamente nel saggio Cosa sappiamo davvero sull’amore edito da UTET, che trovi in libreria dal 14 febbraio 2025 e che sostiene il numero di marzo di questa newsletter.
🌈 Love is love 🌈
Questo saggio illustra gli innumerevoli benefici dell’amore sull’evoluzione, sulla salute e felicità. Il punto di partenza, di natura squisitamente antropologica, è che l’Homo Sapiens è la specie più collaborativa mai vista su questo pianeta e che la sua sussistenza sia strettamente legata alla propria capacità di amare e collaborare: una capacità che, per usare le parole dell’autrice, lascia increduli.
Instaurare e mantenere relazioni è un’attività vitale che però impegna e stressa una porzione significativa del cervello: è proprio per sopportare questa “fatica” che il sistema endocrino umano si è organizzato per motivarci attraverso preziosi contentini: principalmente scariche di ossitocina, dopamina, serotonina ed endorfine. Le fasi clou di alcune relazioni -il corteggiamento sessuale, il bonding neonatale- sono un filino più pimpate di altre 😂 ma solo perché, citando l’autrice, la lentezza dell’evoluzione è esasperante. Sebbene la cultura2 negli ultimi 60 anni abbia rimesso in discussione l’importanza della maternità e del matrimonio, ce ne vorranno migliaia prima che il nostro sistema endocrino si adatti ai cambiamenti sociali e ai nuovi ruoli di genere (e magari trovi una tè insieme un’amica altrettanto eccitante di un aperitivo con un ragazzo appena conosciuto, questa è una mia aggiunta, mi scuso con Anna Machin e con UTET.)
Tuttavia, ciò che le innumerevoli ricerche condotte e citate da Machin dimostrano è che gli amori si somigliano un po’ tutti, smontando la presunta superiorità dell’amore romantico e mettendo sullo stesso piano le altre relazioni: amicə, pari, prole, sposə e partner etero o queer, polecole, divinità e animali domestici. È uno di quei pochi casi in cui vale tutto.
💊 Love is medicine 💊
Oltre a fornire validi strumenti per rispondere ai tweet di Pillon, questo saggio di Anna Machin disvela quella che dovrebbe essere la priorità della nostra vita, e mi permetto di aggiungere, dell’educazione delle nuove generazioni: costruire, mantenere e rinnovare una rete di rapporti autentici. L’impatto positivo del network affettivo sulla riduzione dello stress e sulla qualità della vita è intuibile, ma numerosi studi lo correlano direttamente con l’efficienza del sistema immunitario: amare ed essere amatə, a tutti i livelli, migliora e allunga la vita.
Anna Machin cita come riferimento il numero di Dunbar3: 150 sono le persone con cui unə essere umanə può realisticamente mantenere una relazione, suddivise in sottogruppi in base al livello di intimità e di tempo investito. Voi come siete messi? Non ascoltate i guru che predicano il minimalismo relazionale e che sostengono che disperdere la propria attenzione su troppə amicə sia un’attività energivora capace di distoglierci dai nostri obiettivi personali4: per quanto possibile circondiamoci di persone, possibilmente tante, che facciano vibrare il cuore e l’ipotalamo.
⚙️ Love is engine ⚙️
L’amore non è un’emozione, né primaria né secondaria. Le emozioni sono per definizione le risposte che elaboriamo, più o meno prontamente, a fenomeni esterni che richiedono una reazione. Al contrario, l’amore rappresenta un impulso vitale, una motivazione a compiere imprese incredibili e resistere attraverso indicibili difficoltà: come direbbe Dante, è il motore che move il sole e l'altre stelle. La forza e vitalità di questo impulso, nonché le sue manifestazioni esteriori, sono però suscettibili di enormi variazioni individuali che a loro volta sono il risultato stratificato di genetica ed epigenetica, di ambiente ed educazione: è solo appellandosi a questa variabilità che riusciamo a motivare le folli cose che ci fa fare (o non fare) l’amore, a spiegare l’inspiegabile (perché alcunə figlə non somigliano affatto ai genitori? perché in contesti di violenza crescono bambinə equilibratə e felicə?) e riconoscere nell’amore l’unico modo per avvicinarsi all’altrə nonostante le differenze.
3 ragioni per leggere “Cosa sappiamo davvero sull’amore”
scoprire finalmente perché ti sono sempre piaciuti gli artisti maledetti, i fini pensatori, quelli bruttini che ti facevano ridere. Ci aveva già pensato Darwin con la teoria della selezione sessuale (finita in secondo piano perché era già diventato famoso per la teoria evoluzionistica ed evidentemente i suoi contemporanei non volevano che si montasse la testa) ma qui viene spiegato ancora meglio;
immergersi nel mondo della ricerca, esperienza che potrebbe piacere ai nerd tipo me: racconta come i dati sensibili vengono raccolti, anonimizzati ed elaborati mediante scale di autovalutazione, elettroencefalografi, TAC, RMN, analisi di laboratorio
prendere atto delle ragioni biologiche dietro alle differenze di accudimento tra madri e padri (oggetto del primo saggio di Anna Machin “The life of dad: the making of the modern father”, a oggi non tradotto in italiano) e studiare pratiche e modelli genitoriali in grado di sopperire a questo disallineamento evoluzionistico.
Vorrei che chi legge questo libro ripensasse all’importanza dell’amore nella sua vita, ragionasse sulla propria esperienza, si riconciliasse con un tema che è il nucleo dell’essenza umana […] e capisse che è proprio la sua inconoscibilità a rendere l’amore l’esperienza esaltante, dolorosa ma onnicomprensiva che è. Che provasse di nuovo soggezione per quella che è la più potente delle abilità, quella di provare un grande amore, e la rimettesse al centro del suo essere. […] Aggiustate le vostre relazioni, abbiatene cura, e il resto verrà da sé. (A.Machin)
Un overdose, sì d’amore
Se hai colto la citazione, probabilmente stai già usando una crema antirughe. “Cosa sappiamo davvero sull’amore” ti ha incuriosito? Allora potrebbero piacerti anche questi altri contenuti
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Una spettacolo teatrale molto divertente di Giulia Pont, che io vidi nel 2013 ma che ogni tanto va ancora in tournée intitolato "Ti lascio perché ho finito l'ossitocina": a me fece ridere, ma anche riflettere e soprattutto piangere
Questa newsletter di Serenis sulla fede che fa riferimento a un esperimento (protagoniste: un gruppo di suore carmelitane) citato da Anna Machin
Buona settimana a tuttə, ricordatevi di amare forte e duro
Chi è UTET?
Semplicemente, una delle case editrici più antiche d’Italia: fondata a Torino nel 1791, ha curato e pubblicato la più ampia raccolta dei testi e degli autori fondamentali delle principali tradizionali letterarie, discipline e rami del sapere.
Dal 2022, è uno dei brand di De Agostini Libri, e mantiene il suo focus su grandi classici e saggistica. Trovi il libro “Cosa sappiamo davvero sull’amore” di Anna Machin in libreria e nei principali marketplace.
In tutti i luoghi e tutti i laghi
Vorrei essere un tipo misterioso, conturbante e sfuggente, ma la verità è che mi trovi in 3 secondi e ovunque: Sito - Instagram - Facebook - Twitter - LinkedIn - Telegram
pron: [ˈmaʃ.ʃin]
la cultura occidentale, ça va sans dire, visto che la stragrande maggioranza della popolazione femminile mondiale non è attualmente in grado di autodeterminarsi
che è stato suo mentore, BTW. Non è un numero simbolico come i 10.000 passi da fare ogni giorno, si è confermata una cifra statisticamente rappresentativa e costante in più società
giuro che ho sentito pronunciare questa frase con le mie orecchie